Marketing e filosofia: la coppia che non ti aspetti
- Phi Comunicazione
- 13 set 2022
- Tempo di lettura: 3 min
La filosofia è ovunque, attorno a noi. Meno astratta del luogo comune che di solito le si affibbia, la filosofia tocca ogni ambito della nostra vita e ogni angolo di questo mondo. Siamo abituati a pensare alla filosofia come a qualcosa di elitario, che non tutti possono comprendere, che non tutti possono apprezzare. Nulla di più sbagliato. La filosofia è quotidianità, è una strada da seguire. E così è il marketing.
Se ci spostiamo dall’idea che il marketing sia manipolatorio e aggressivo, potremo iniziare a considerarlo come una pratica che si basa sulla conoscenza del comportamento umano e che mira a riempire dei bisogni insoddisfatti. È sempre più evidente, allora, il legame tra marketing e filosofia: entrambi hanno come oggetto di studio l’animo umano e il modo in cui questo si muove nel mondo ed entrambi non fanno altro che porsi domande e cercare risposte.
Sia il marketing sia la filosofia sono atteggiamenti mentali ancor più che i comportamenti. I comportamenti, le azioni, seguono il pensiero sotto forma di manifestazioni concrete, ma non sono il fine primo né del marketing né della filosofia. Lo scopo di uno e dell’altro, infatti, è quello di migliorare la qualità della vita. Con il tempo e con il dilagare del pensiero capitalista, al marketing sono stati affibbiati altri scopi: la vendita, la pubblicità, il potere. Ma queste sono in realtà declinazioni pratiche, conseguenze e talvolta deformazioni di quello che è il motivo principale, il nucleo, a cui il marketing è devoto: la soddisfazione degli individui.

Philip Kotler, uno dei più importanti studiosi del marketing, ha definito la sua disciplina come un processo sociale in cui individui o gruppi ottengono ciò che desiderano e ciò di cui hanno bisogno, creando, offrendo e scambiando prodotti di valore con gli altri. E già Aristotele, facendo filosofia, si concentrava sul concetto di relazione, descrivendolo come "ciò che si comporta in un certo modo verso qualcos'altro". Uno scambio di valori. Un’altra similitudine con il marketing.
Il marketing potrebbe essere visto come qualcosa di molto moderno, la filosofia come qualcosa di molto antico, ma in realtà hanno entrambi origini lontane. Marketing e filosofia hanno iniziato a definirsi e a esistere nel momento stesso in cui le prime rudimentali società sono nate, non appena il primo essere umano si è domandato il primo “perché?”, il primo “come?”. In seguito, gli si è dato un nome, una definizione e delle regole, ma la loro essenza era già presente prima ancora della consapevolezza nei confronti della loro forma.
Allora appare evidente che fare marketing seguendo la filosofia, e ancor di più approcciarsi al marketing come ci si approccerebbe alla filosofia, lo porta a un livello più alto, a un livello nuovo. Permette di considerare i prodotti e i servizi come portatori di valore e consente di scavare sempre un po’ più a fondo nelle motivazioni dei consumatori. Gli oggetti non sono più importanti o trascurabili sulla base del loro prezzo o del loro puro funzionamento, ma dipendono dal valore che riescono a donare agli individui, alle persone.
La filosofia cambia la prospettiva del marketing, lo riporta in equilibrio. Allena il pensiero laterale e permette di distinguersi dagli altri, dai competitors, attraverso la capacità di osservare il mondo e il mercato da prospettive sempre diverse. I contenuti che nascono da domande pensate sono diversi da quelli lanciati senza riflessioni e i consumatori lo notano. E di conseguenza preferiranno sempre i brand che parlano direttamente alla loro personalità e ai loro bisogni.
Phi Comunicazione ha da sempre a cuore la filosofia, al punto da dedicarle il suo nome. Philosophia, ϕιλοσοϕία, che significa “amore per la sapienza”. E in tutti i nostri servizi, non separiamo mai il marketing dal pensiero filosofico, la vendita dal valore, l’obiettivo finale dall’approfondimento del viaggio. Perché il marketing è filosofia, tutto è filosofia, e la filosofia è un percorso da seguire per crescere, crescere, crescere.
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